Massimiliano Ilari
PAROLE IN LIBERTÀ
Il giornale anarchico Umanità Nova (1944-1953)
pp.272 EUR 17,00
ISBN 978-88-95950-08-2
Nell'immediato dopoguerra l’anarchismo e le sue idee godevano di una
certa rilevanza, la sua stampa era letta e commentata in campo politico
e sindacale, alcune figure riscuotevano di un notevole prestigio
personale. Il movimento si presentava vitale, assolutamente
originale nelle proposte avanzate, ed alimentato in primo luogo dalla
volontà di migliaia d’individui, che con sacrificio ed
abnegazione cercavano di portare avanti le loro idee in un contesto
generale sempre più avverso, sia sul piano storico-politico che
su quello individuale, ad ogni possibilità di reale
trasformazione sociale.
In quest’atmosfera, si colloca la ripresa di Umanità Nova, la
più importante esperienza giornalistica libertaria del periodo,
che, nata dapprincipio in seno al movimento anarchico romano, dal 1945
divenne espressione della neo costituita Federazione Anarchica Italiana.
Il settimanale fin da subito fu caratterizzato dalle specificità
libertarie: redazione nominata dal congresso; rete estesa di
collaboratori; possibilità di interagire col giornale; assoluta
libertà sugli argomenti da trattare e i contenuti di essi;
diffusione affidata in gran parte ai militanti. I grandi problemi
politico-sociali più generali del periodo, sia le tradizionali
tematiche del pensiero anarchico trovarono in esso ampio spazio.
Il giornale rivestì un ruolo importante anche sotto l’aspetto
culturale, cercando di sopperire al desiderio di conoscenza di tanti
riguardo ai principi ed alla storia dell’anarchismo, dopo vent’anni di
oppressione fascista.
Umanità Nova svolse inoltre un importante ruolo all’interno
dello stesso movimento libertario, favorendo il dibattito e lo scambio
di informazioni tra i militanti. Attraverso una minuziosa analisi, il
libro si propone di informare su questa importante ed interessante
esperienza, ancora oggi poco conosciuta.
[Aprile 2009]
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