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Studi storici

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UMANITÀ NOVA (1920-2020). UN SECOLO D'INFORMAZIONE ANARCHICA

Atti della giornata di studi, Imola, 17 ottobre 2020. A cura di Giorgio Sacchetti in collaborazione con l'Archivio Storico della FAI
pp.272 EUR 20,00
ISBN 978-88-95950-72-3

Relazioni di Dario Antonelli, David Bernardini, Alberto Ciampi, Mauro De Agostini, Gianandrea Ferrari, Pasquale Iuso, Massimo Ortalli, Giorgio Sacchetti, Cosimo Scarinzi, Franco Schirone, Walter Siri, Cristina Tonsig, Selva Varengo. Nell'Appendice documentaria contributi di Silvia Storti e di Enrico Voccia.

Nella temperie dell'incombente lunga guerra civile italiana vedeva la luce il quotidiano anarchico "Umanità Nova"", diretto da Errico Malatesta, espressione di organizzazioni strutturate sul territorio, come l'Unione Sindacale Italiana (1912) e l'Unione Anarchica Italiana (1919), ma anche di un segmento non trascurabile di strati proletari orientati verso il radicalismo sociale e propensi all'azione diretta. Foglio di battaglia e di informazione libertaria, portavoce dell'ala più intransigente del movimento operaio e di classe, iniziava il suo secolare cammino attraversando il Novecento, caratterizzandosi per la sua risoluta e coerente contrapposizione al fascismo, al capitalismo liberale, al totalitarismo comunista. Fu l'unico organo di stampa ad appoggiare in modo esplicito il movimento degli Arditi del Popolo e quindi a dichiarare necessaria una risposta armata e immediata allo squadrismo. Costretta a interrompere le pubblicazioni a seguito dell'azione delle camicie nere, la gloriosa testata riappariva in esilio, in clandestinità e durante la Resistenza.

Nel secondo dopoguerra rivedeva la luce quale settimanale della Federazione Anarchica Italiana proseguendo, ininterrottamente come tale fino ai giorni nostri, oltre il Sessantotto e giungendo fino ai movimenti sociali del nuovo millennio. Il giornale attraversava così le tre fasi epocali dell'anarchismo: quella del movimento operaio e socialista; l'era dei totalitarismi; e del neo-anarchismo (con la sua vicinanza sostanziale all'universo eretico e della sinistra dissidente, alla controcultura). Unica testata superstite della sinistra novecentesca, – a lungo ignorata dalla storiografia – le sue pagine costituiscono oggi, grazie a questo nostro sforzo collettivo, un efficace prisma di lettura e strumento di conoscenza per una storia "altra" degli ultimi cent'anni.

[Gennaio 2022]

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