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Memoria resistente

copertina

Antonio Senta, Rodolfo Vittori
GUERRA CIVILE

Bologna dal primo dopoguerra alla marcia su Roma, 1919-1922
Prefazione di Alberto Preti
pp.384 EUR 20,00
ISBN 978-88-95950-81-5

Questo libro ricostruisce in maniera analitica la situazione politica e sociale di Bologna e provincia nei quattro anni dal 1919 al 1922. Districandosi in una mole densissima di fatti, gli autori rileggono una stagione centrale per la storia locale e italiana, dal momento che la città e la provincia felsinea sono tra i luoghi dove è più radicato il movimento socialista e dove poi si afferma violentemente il fascismo, ben prima della marcia su Roma dell'ottobre 1922. Lo fanno tenendo conto della storiografia sul tema e utilizzando in maniera comparativa diverse fonti, alcune delle quali inedite: carte di polizia, giudiziarie, stampa periodica, materiali prodotti dalle varie parti politiche.

Ne esce un quadro interpretativo con alcuni elementi di parziale novità, tra cui l'emergere precoce del nazionalismo e il suo attivo procedere in senso antioperaio anticipando il primo fascismo, l'apporto dell'anarchismo nel fronte rivoluzionario e i tentativi, deficitari ma esistenti, di concretizzare un'insurrezione sociale, la centralità della questione agraria, i cui tecnicismi sono qui finalmente districati, le diverse dinamiche della provincia, dalla pianura all'Appennino, con tutte le loro specificità: Molinella, Imola, Budrio, Castiglione dei Pepoli, Vergato sono solo alcune delle località oggetto di estensive ricerche.

Ancora, emerge prepotente il tema della violenza fascista, la cui portata qualitativa e quantitativa risulta ancora maggiore di quanto messo in evidenza dalla storiografia precedente, e appare chiara la compiacenza delle istituzioni liberali nei confronti dello squadrismo, in un quadro in cui le eccezioni confermano una regola generale di tolleranza verso le camicie nere.

Ne esce un libro scientificamente rigoroso, uno strumento importante che offre al lettore una bussola per orientarsi nell'accavallarsi di fatti fondamentali per la successiva storia del nostro paese.

Alberto Preti, già professore di Storia contemporanea e di Storia dello Stato sociale nell'Università degli studi di Bologna. I suoi studi e le sue pubblicazioni riguardano in particolare la costruzione della democrazia nel XIX secolo, le trasformazioni dell'economia e della società emiliano-romagnola fra la metà dell'ottocento e la metà del novecento, la storia del fascismo, la seconda guerra mondiale e il movimento di Resistenza.

Antonio Senta ha lavorato a lungo come archivista all'International Institute of Social History di Amsterdam e come ricercatore al Dipartimento di studi umanistici dell'Università di Trieste. Da alcuni anni insegna storia e filosofia nei licei. Dopo il suo primo libro con Zero in Condotta nel 2012, A testa alta! Ugo Fedeli e l'anarchismo internazionale (1911-1933), ha pubblicato numerose monografie e curatele sulla storia dell'Otto-Novecento con una particolare attenzione alle correnti libertarie del movimento operaio. La riedizione di Maria Luisa Berneri, Viaggio attraverso utopia (Malamente-Tabor 2022), da lui curata, ha ottenuto il Premio Guido Picelli per la ricerca storica nel 2023.

Rodolfo Vittori, laureato in storia moderna presso l'Università di Bologna, è docente di filosofia e storia nei licei: ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica presso l'Università di Ginevra nel 2017. È autore di studi e pubblicazioni sulla cultura rinascimentale, sulla storia della Riforma e della Controriforma, sulle biblioteche private in età moderna e sulla storia italiana del primo Novecento, incluso gli anni del primo dopoguerra. È socio fondatore della Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini di Firenze.

[Settembre 2024]

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